Sardegna Nuragica: una rete culturale che unisce tutti i siti della civiltà nuragica
È l’obiettivo ambizioso del progetto coordinato dal CRENoS che mette insieme tutte le principali realtà istituzionali della Sardegna

Trentadue siti della civiltà nuragica. Un unico sistema integrato in grado di creare squadra con un unico obiettivo: la promozione del territorio della Sardegna. È quanto emerge dal progetto “Sardegna Nuragica” che mette insieme istituzioni pubbliche ed enti di ricerca. Un gruppo che, tramite il turismo, la formazione, l’imprenditorialità e la ricerca, punta a un’offerta culturale di ampio respiro che tuteli e valorizzi i monumenti nuragici. Lo scopo è di migliorare l’accessibilità e favorire lo sviluppo economico senza minare la loro integrità storica.
Per questo nasce Sardegna Nuragica. Una realtà, coordinata dal CRENoS (Centro Ricerche Economiche Nord-Sud delle Università di Cagliari e di Sassari), che ha come partner alcuni dei principali attori che rappresentano l’eccellenza dell’isola: Centro Regionale di Programmazione (CRP) della Regione Sardegna, il CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna) e il Centro Interdipartimentale GLab dell’Università di Cagliari.
«Sardegna Nuragica – affermano dall’ateneo cagliaritano – mira a costruire una rete territoriale in cui il patrimonio nuragico sia visto come una risorsa collettiva, una rete in grado di rendere i siti nuragici più fruibili e attrattivi, anche attraverso piattaforme e strumenti digitali ITC che saranno un punto d’incontro per visitatori, studiosi e operatori del settore».
Insieme a loro c’è il fondamentale supporto di archeologi, istituzioni ed enti locali. Un gruppo coeso che ha accettato di aderire a un progetto ambizioso che prevede una serie di attività mirate allo sviluppo del territorio: l’analisi e la mappatura dei monumenti; la progettazione e l’implementazione di servizi di rete e strumenti digitali per la gestione, la promozione e la valorizzazione dei siti archeologici; la creazione di un marchio identitario; e la definizione di linee guida per esperienze di visita, accompagnate dalla produzione di contenuti digitali audio-visivi e multilingue.
Il progetto sarà presentato lunedì 27 gennaio nel Centro Servizi Lilliu di Barumini, per poi proseguire il 4 febbraio a Torralba nel Museo Valle dei Nuraghi e infine il 14 febbraio al Centro Servizi Losa di Abbasanta.
Per avere tutte le informazioni e conoscere tutte le novità di Sardegna Nuragica il consiglio è di consultare il sito web dedicato.
Riccardo Lo Re
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