Pan’e Saba: il dolce tradizionale della Sardegna
Ogni morso è un viaggio nel cuore della Sardegna, tra i suoi sapori intensi e i profumi avvolgenti

Il Pan’e Saba è uno dei dolci più antichi e rappresentativi della tradizione sarda, legato soprattutto ai momenti conviviali come il Natale o ricorrenze legate alle feste come Ognissanti. Questo pane dolce non manca mai quando termina la vendemmia. Un esempio perfetto di come la cucina tradizionale sarda sappia valorizzare ingredienti semplici, trasformandoli in una prelibatezza ricca di storia e sapore.
C’è chi infatti lo considerava un piatto ‘povero’ dato che è il frutto di una lievitazione simile al pane. Eppure il Pan’e Saba non può essere considerato solo un dolce, ma un pezzo di cultura sarda che riflette i legami familiari e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Come tutte le cose della vita, a volte basta solamente un tocco semplice per regalare qualcosa di unico. In questo caso è un goccio di saba (o sapa), un mosto d’uva cotto e ridotto fino a ottenere uno sciroppo denso e dolce. A questa base si aggiungono farina, frutta secca come noci, mandorle, uvetta e spezie tra cui la cannella.
Ingredienti
- farina
- 1 bicchiere di sapa
- uva passa
- noci
- pinoli
- mandorle spellate
- lievito di birra
- cannella
- Sale
Preparazione
Per prima cosa si inizia con la saba che va rielaborata con la farina per formare un impasto morbido. A questo si uniscono gli altri ingredienti come il lievito di birra che va messa in acqua tiepida. A quel punto si mettono dei pezzi di frutta secca che vanno mescolati con sale, cannella e l’uva passa creando un composto profumatissimo e ricco di consistenze. Dopo due ore di lievitazione, l’impasto viene poi modellato in pagnotte o forme decorative, quindi cotto in forno. Una volta sfornato, il dolce viene spesso arricchito con ancora un po’ di sapa. Dopodiché, è pronto per essere portato a tavola
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