MAN 2025 e il suo percorso espositivo
Il MAN di Nuoro si prepara a un 2025 ricco di progetti espositivi che ruotano attorno al tema “Isole e isolitudini”, un concetto che supera il dato geografico per diventare una chiave di lettura della

Il MAN di Nuoro si prepara a un 2025 ricco di progetti espositivi che ruotano attorno al tema “Isole e isolitudini”, un concetto che supera il dato geografico per diventare una chiave di lettura della realtà. L’isola, intesa come spazio fisico ma anche come condizione esistenziale, sarà al centro di un programma che spazia tra arte, fotografia, design e memoria, con una serie di mostre e iniziative che mettono in dialogo passato e contemporaneità. Tra le esposizioni più attese c’è quella dedicata a Giovanni Pintori (1912-1999), in programma dal 23 febbraio al 2 giugno 2025, che celebra il grande designer sardo, figura chiave dell’identità visiva della Olivetti. In collaborazione con il m.a.x. museo di Chiasso, il MAN racconta la sua carriera attraverso oltre 150 opere, tra manifesti pubblicitari, schizzi e logotipi che hanno segnato la storia della grafica del Novecento. Dal 20 giugno al 5 ottobre 2025 sarà la volta di “Isole e idoli”, una mostra che analizza la funzione sacra dell’isola nel tempo, accostando reperti archeologici provenienti da prestigiose istituzioni come il Louvre e la Galleria Nazionale di Praga a sculture di Gauguin, Miró e Arp, in un viaggio tra arte arcaica e contemporanea.
La fotografia gioca un ruolo centrale nel programma del museo con due esposizioni: “Isole minori”, in programma dal 14 febbraio al 4 maggio 2025, che indaga come l’isola sia stata rappresentata dagli anni ’50 a oggi, e la retrospettiva dedicata a Franco Pinna, dal 14 febbraio al 1° giugno 2025, che approfondisce la sua straordinaria documentazione della Sardegna rurale tra il 1953 e il 1967, offrendo uno sguardo autentico sulle tradizioni, i riti e la quotidianità dell’isola.
Nella programmazione autunnale spicca la mostra “Ballero e Pellizza”, in calendario dal 17 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, che accosta le opere del sardo Antonio Ballero e del piemontese Giuseppe Pellizza da Volpedo, accomunati dall’amore per il paesaggio e dalla ricerca luministica. Insieme ai loro lavori, saranno esposti dipinti di Segantini, Boccioni e Sironi, in un percorso che esplora la pittura italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Accanto alle grandi mostre, il MAN continua la sua attività di sperimentazione con una serie di progetti site-specific nella Project Room. Tra questi, l’installazione di Gregorio Botta, dal 20 giugno al 5 ottobre 2025, che lavora con luce, acqua e suono per creare un’esperienza contemplativa, e il progetto di Leonardo Boscani, dal 17 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, che unisce viaggio e sostenibilità attraverso un percorso artistico tra mare e terra. Ilaria Turba, dal 23 febbraio al 2 giugno 2025, propone invece un’indagine sui rituali legati al pane con “I pani del desiderio”, culminando in una performance collettiva, mentre Paolo Cavinato, con “Isole e percorsi”, trasformerà lo spazio in un labirinto di specchi e luci dal 14 febbraio al 4 maggio 2025. L’attività del MAN si estende anche al di fuori delle sale espositive con un programma di incontri, laboratori e residenze artistiche. Tra le iniziative spicca “Curare il museo. Un museo da curare”, che apre al pubblico il lavoro di restauro delle opere d’arte, e un originale workshop di fotografia in carrozza lungo la ferrovia Nuoro-Macomer. Il museo ospiterà inoltre “Bibliomania”, un festival dedicato al libro d’artista, e una open call per giovani talenti sardi, ispirata all’esperienza storica del Monte Verità.
Con questo programma articolato e ambizioso, il MAN di Nuoro si conferma uno dei centri culturali più vivaci della scena italiana, capace di intrecciare arte, memoria e ricerca in un percorso di costante dialogo tra la Sardegna e il mondo. Il 2025 sarà un anno in cui il concetto di isola diventerà uno spazio di riflessione e di incontro, trasformando il museo in un vero laboratorio di idee e visioni.
Davide Mosca