La tavola di Natale in Sardegna
Le ricette della tradizione e i prodotti tipici: tutto il sapore autentico delle Feste

Il Natale in Sardegna, conosciuto come “Sa Paschixedda”, è un momento magico da vivere in famiglia, ricco di piatti tradizionali e dolci tipici.
Il Natale rappresenta una celebrazione speciale da trascorrere con i propri cari, all’insegna di piatti ricchi e gustosi che fanno parte della tradizione. Questo periodo è caratterizzato da momenti di convivialità, dove ci si riunisce intorno al tavolo, mantenendo vive le tradizioni e i riti legati al “Solstizio d’Inverno”. Le festività natalizie, infatti, affondano le radici nella storia della società agropastorale.
Pochi giorni prima di Natale, gli uomini tornavano a casa dalla transumanza e, la sera della Vigilia, conosciuta come “Sa nott’è e xena” (notte calda), la famiglia si riuniva attorno al focolare, dove gli anziani raccontavano storie per intrattenere i più giovani. Durante questa celebrazione, un grande ceppo di legno, “su truncu e’xena”, ardeva sul fuoco per simboleggiare salute e prosperità, mentre il presepe, tradizionalmente essenziale, rappresentava la natività con pochi elementi, come Gesù Bambino, Maria, Giuseppe e alcuni pastori.
Il 25 dicembre è un giorno dedicato al “calore domestico”, alla “famiglia” e ai “bambini”, che hanno un ruolo centrale, potendo rimanere svegli fino a tardi per ascoltare racconti e divertirsi con giochi.
Le specialità culinarie del Natale sardo
Come già accennato, la tavola di Natale in Sardegna è ricca di piatti saporiti che spaziano dagli antipasti ai dolci, rendendo l’atmosfera delle festività ancora più magica. I primi piatti sono unici e ineguagliabili, come i culurgiones, ravioli fatti a mano dalla forma di mezzaluna, simbolo di affetto, ripieni di ingredienti come cipolle, pecorino, uova e zafferano, serviti con sugo di pomodoro e formaggio grattugiato.
I malloreddus, gnocchetti sardi di semola, sono un altro piatto tradizionale, cucinati con ragù di salsiccia e zafferano. Non possono mancare il brodo d’agnello, spaghetti con pesce e verdure, e la fregula, una pasta di semola ideale per i sughi di mare.
Passando ai secondi piatti, l’agnello arrosto allo spiedo è un must-have, preparato con cura dal capofamiglia, che inizia la cottura con fegato, cuore e polmoni infilati nello spiedo. In alternativa, si possono gustare maialino o capretto arrosto, anguille alla brace e piatti di pesce.
A completare il pasto natalizio ci sono i dolci, che racchiudono la dolcezza delle festività. Tra i protagonisti, spiccano il torrone sardo, gli amaretti e i pabassinas, biscotti di pasta frolla arricchiti con mandorle, uva passa e miele. Il Pan’è Saba, un pane dolce a base di farina e noci, e i bianchiunus, simili a meringhe ma con mandorle tostate, sono altrettanto prelibati.
Il tutto viene accompagnato dai pregiati vini sardi, apprezzati a livello internazionale, rendendo la tavola di Natale un’esperienza indimenticabile e ricca di sapori autentici. Il Natale in Sardegna è un momento di celebrazione che continua a vivere nel cuore della tradizione, unendo generazioni attraverso il cibo e la convivialità.
Sibilla Panfili
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