In Sardegna aumentano le produzioni agroalimentari di qualità
La Regione si trova al nono posto in Italia mentre si trova in quarta posizione nel comparto cibo

Ci sono delle buone notizie nel settore agroalimentare in Sardegna. La Regione non solo sta crescendo ma lo sta facendo con percentuali importanti rispetto alle altre zone del sud e delle isole in Italia. Stiamo parlando del XXII Rapporto Ismea-Qualivita presentato a Roma. Un report dedicato all’analisi della Dop economy italiana sui valori economici e produttivi dei settori agroalimentare e vitivinicolo DOP IGP.
La Sardegna ha visto una crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Una tendenza che si vede anche in altre zone del Paese come Abruzzo (+10,6%), Campania (+2,9%) e Sicilia (+2,2%). Nel comparto legato al cibo e al vino l’isola si trova nella top 10 a livello nazionale. La Sardegna, stando a quanto emerge dallo studio, è al nono posto con un valore che si attesta intorno ai 682 milioni di euro. Focalizzandosi invece al settore del cibo ci sono dei dati ancora più incoraggianti. La Sardegna sale al quarto posto in classifica a pochi passi dal podio a livello italiano. Il valore in questo caso è di circa 539 milioni di euro, ma colpisce il balzo in avanti tra il 2022 e il 2023 che supera il 23%. A incidere sono i 42 prodotti Dop Igp. Tra questi c’è il Pecorino Romano che ha visto un aumento del valore del 31% passando da 378 milioni a 494 milioni di euro.
Il sistema della Dop economy italiana si fonda su 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’agricoltura che coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese delle filiere cibo e vino capaci di generare lavoro per quasi 850.000 occupati.
I dati del XXII Rapporto Ismea-Qualivita descrivono un settore che vale 20,2 miliardi di euro (+0,2% su base annua). Un comparto in crescita del 52% in dieci anni e che contribuisce per il 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. Cresce del 3,5% il comparto del cibo che supera per la prima volta i 9 miliardi di euro. Bene l’export, con i prodotti DOP IGP leva del made in Italy nel mondo, che conferma un valore di 11,6 miliardi € con trend positivo nei Paesi UE.
«Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita – ha affermato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste – ci descrive una Dop economy che continua a essere un pilastro fondamentale per il nostro sistema agroalimentare. Un valore complessivo alla produzione di oltre 20 miliardi di euro e una crescita del comparto del cibo del 3,5% nel 2023, testimoniano la forza delle nostre filiere e la qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo. Nonostante le attuali sfide geopolitiche, i nostri prodotti DOP e IGP guidano l’export, confermando il ruolo strategico dei 317 Consorzi di tutela, che coordinano il lavoro di quasi un milione di operatori. Guardiamo al futuro con ottimismo, certi del valore che il nostro agroalimentare sa generare, rafforzando il territorio e l’identità italiana».
Riccardo Lo Re
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