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I “Migliori Vini” della Sardegna premiati da Gambero Rosso

Per il 2025 l'attenzione si concentra sul Cannonau e sul Vermentino, due simboli della viticoltura dell'isola

Il 2025 si profila come un anno di grandi soddisfazioni per i vini sardi, con nuove etichette che hanno conquistato il prestigioso podio del Gambero Rosso, la guida di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore. Quest’anno, l’attenzione si concentra in particolare sul Cannonau e sul Vermentino, due veri simboli della viticoltura dell’isola.

Tra le novità che spiccano nel panorama vinicolo sardo, è il Cagnulari di Giovanna Chessa a conquistare il gradino più alto. Questo rosso, dal profilo aromatico intenso e strutturato, rappresenta un’autentica espressione della tradizione vitivinicola del nord Sardegna. Segue il Cannonau Mustazzo di Sella & Mosca, apprezzato per la sua eleganza e persistenza, un vino che ha saputo attirare l’attenzione non solo dei consumatori ma anche dei critici. Non possiamo dimenticare il Cannonau ogliastrino Case Sparse di Pusole, che mette in luce le peculiarità del montuoso territorio dell’Ogliastra, offrendo un assaggio delle meraviglie naturali della regione.

Una delle sorprese di questa annata è rappresentata dal Vermentino di Gallura Pietraia di Tenute Gregu, un bianco raffinato capace di sorprendere per la sua evoluzione. Questo vino, rilasciato solo tre anni dopo la vendemmia, ha dimostrato di diventare sempre più complesso e fine con il passare del tempo, un chiaro segno della qualità del terroir gallurese.

Accanto ai vini che hanno conquistato il podio, figurano etichette che racchiudono il cuore pulsante della viticoltura sarda. Tra i bianchi, lo Stellato Vermentino 2023 di Pala si distingue per freschezza e intensità aromatica, mentre il Vermentino di Gallura Sup. Sienda 2023 di Mura colpisce per le sue note minerali che parlano del carattere granitico del suo territorio d’origine.

Per i rossi, il Cannonau di Sardegna Riserva 2021 di Antonella Corda ha ricevuto riconoscimenti per la sua complessità e longevità, al pari del Carignano del Sulcis Riserva 2021 della Cantina Giba, un vino dal carattere deciso e strutturato che narra la storia delle vigne del Sulcis.

Questa selezione di vini non solo riflette l’evoluzione della produzione vinicola in Sardegna, ma testimonia anche un crescente interesse per la sostenibilità e il rispetto delle varietà autoctone. I produttori sardi stanno recuperando non solo i classici Cannonau e Vermentino, ma anche vitigni meno conosciuti come il Cagnulari, creando vini che uniscono tradizione e innovazione.

Un ulteriore elemento di rilievo è l’aumento della qualità nei vini bianchi, con il Vermentino di Gallura che continua a dominare la scena. I produttori stanno dimostrando una straordinaria abilità nel lavorare su questo vitigno, producendo bianchi che non solo sono freschi e bevibili, ma sanno anche invecchiare con grazia, come dimostra il Vermentino Pietraia di Tenute Gregu.

Il panorama vinicolo della Sardegna è in fermento, e il riconoscimento da parte di Gambero Rosso sottolinea l’eccellenza della produzione vitivinicola dell’isola. Con una combinazione di rispetto per le tradizioni e apertura all’innovazione, i vini sardi si preparano a scrivere un futuro brillante e ricco di sapori unici.

Sibilla Panfili

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